Se pensiamo che non sia possibile gestire l’abbandono da parte della persona che amiamo, o siamo convinti di non poter affrontare l’incertezza ed il disagio associati ad un cambiamento, scommettere sulla nostra capacità di tollerare l’angoscia sarà la sola cosa che ci darà la forza necessaria per rimanere in piedi.
In realtà, più dubitiamo della nostra forza mentale, più è importante dimostrare a noi tessi che siamo più forti di quanto pensiamo.
Se lasciamo che il nostro dialogo interno sia negativo, di conseguenza avremo un comportamento più contratto e volto al negativo che ci impedirà di esprimere pienamente il nostro potenziale. Solo perché abbiamo il dubbio di non essere abbastanza forti mentalmente per fare o gestire qualcosa, non significa che sia vero: è molto probabile che siamo in grado di tollerare molto di più di quanto si pensi.
La forza mentale per gestire il disagio
La scelta di evitare sensazioni sgradevoli offre un immediato sollievo a breve termine, ma l’evasione può avere conseguenze negative a lungo termine.
Per esempio, se si pensa:
- “Non posso sopportare di essere affamato”, si può mangiare prima di sentire veramente lo stimolo della fame per evitare il rischio, magari prendendo uno snack in più prima di uscire di casa, o fermandosi a mangiare un boccone in più prima di tornare a casa dal lavoro. Anche quando non si sente fame, si può decidere di non correre rischi e mangiare come misura preventiva. Alla fine, il nostro giro vita può subirne le conseguenze.
- “Non ce la faccio più a fare questo lavoro”, percepiremo solo la nostra incapacità a tollerare lo stress e non l’abilità. Magari sprecheremo le nostre serate con l’ansia di tornare al lavoro il giorno dopo e passeremo tutto il giorno seguente a lamentarci di come sia stressante il lavoro. L’unico risultato che otterremo sarà quello di aumentare ulteriormente il livello di stress negativo e di rafforzare l’immagine di noi stessi come incapaci di gestire tale situazione. Alla fine, è probabile che cesseremo quel lavoro non perché lo desideravamo realmente, ma perché ci siamo convinti di non essere abbastanza forti per reggere lo stress.
- “Non posso fare un discorso in pubblico”, auto rafforzeremo la nostra convinzione di non poter tollerare il disagio. Rinunciare all’opportunità di parlare in pubblico solamente perché non si vuole affrontare il timore, la vergogna o disagio ad esso collegati, potrebbe impedirci di ottenere una promozione o un riconoscimento, alimentando così la nostra frustrazione ed il disagio stesso.
Perché dare credito all’insicurezza è una cattiva idea
Solo perché ci si sente a disagio, non significa che dobbiamo rinunciare subito. Possiamo dimostrare a noi stessi di essere abbastanza forti da poter tollerare più di quanto pensiamo:
- Pensare di non poter tollerare qualcosa aumenta le percezioni negative. Quando stiamo per affrontare qualcosa che ci crea disagio, è possibile provare sentimenti negativi quali paura, ansia, o anche rabbia. Non dobbiamo pensare di non essere capaci di tollerare queste emozioni. Corriamo il rischio, altrimenti, che i nostri pensieri diventino esageratamene negativi, alimentando emozioni negative e creando noi stessi (e non la situazione) un ciclo di insicurezza.
- Lottare per raggiungere gli obbiettivi. Mollare per evitare il disagio, ci impedirà di crescere! Le cose più importanti che faremo nella vita, accadranno probabilmente fuori dalla nostra confort-zone; è probabile che anche di fronte ad un evento bellissimo proveremo ansia. Dubitare della propria capacità di gestire quest’ansia non ci farà raggiungere bellissimi obbiettivi.
- Rinunciare può diventare un’abitudine. Abbandonare il campo ogni volta che si presenta una situazione ansiogena potrebbe cambiare il modo in cui valutiamo noi stessi. Si può cominciare a credere di essere deboli perché non riusciamo a resistere nelle situazioni abbastanza a lungo per vedere risultati positivi.
Quando si pensa di non essere abbastanza forti, dimostriamo a noi stessi quanto ci stiamo sbagliando!
Se si pensa di non poter tollerare “un minuto di più” una situazione, potremmo provare a resistere altri due minuti, solo per dimostrare che possiamo farcela. Se pensiamo che non si può stare una settimana di più in quell’ufficio, potremmo decidere di lavorare almeno altre due settimane. Questo servirà a prendere una decisione consapevole senza permettere ai nostri pensieri negativi di limitare il nostro potenziale.
Questo non significa che sia necessario rimanere tutta la vita a fare un lavoro che odiamo solo per dimostrare che siamo forti, ma lavorando un giorno in più di quanto si pensava, si può dimostrare a noi stessi di essere mentalmente più forti di quanto non credevamo. Se e quando si sceglierà di smettere, allora sarà alle nostre condizioni; lo faremo per migliorare la qualità della nostra vita e non perché si doveva scappare da sentimenti di disagio.
Fare dei piccoli esperimenti comportamentali su noi stessi che mettano in dubbio il nostro livello di tolleranza all’ansia ed all’insicurezza, ci porteranno a cambiare il modo in cui ci percepiamo, quindi la nostra autostima. Potremo iniziare ad avere maggior forza mentale di quanta non avremmo mai immaginato. Saremo meno propensi a pensare a tutte le cose che non possiamo fare, e più propensi a riconoscere tutte le scelte che abbiamo compiuto quando ci siamo percepiti più forti. Alla fine ci sentiremo migliori!